Il papilloma virus o HPV (Human Papilloma Virus) è ampiamente diffuso tra la popolazione ed è collegato al tumore al collo dell'utero. Ormai è certo che il 90% dei casi di cancro della cervice uterina sono dovuti a questa infezione. Il virus si trasmette per via sessuale, attraverso rapporti non protetti, non colpisce esclusivamente i genitali ma anche le zone circostanti e la bocca. Nella maggior parte dei casi il virus è asintomatico 90%-95% e viene debellato spontaneamente dal sistema immunitario nel giro di due anni. Solo il 5-10% di coloro che hanno l'HPV presentano un reale rischio di progressione.
Tipi di HPV
I sottotipi di papilloma virus sono più di un centinaio.
I genotipi HPV 16 e HPV 18 causano il 66% dei carcinomi e il 50-60% delle lesioni precancerose.
Altri genotipi sono responsabili del 90% dei condilomi acuminati, genitali e orali.
Vaccino I due vaccini in commercio dal 2006 proteggevano entrambi contro HPV 16/18.
Nel 2017 è stato introdotto il vaccino nonavalente che copre 9 ceppi virali, indicato per entrambi i sessi.
La vaccinazione è quanto più efficace se la sessualità non è ancora iniziata, viene proposta ai ragazzi e alle ragazze fin dai 12 anni gratuitamente. Vaccinando sia i maschi che le femmine si limita la circolazione del virus, e si proteggono i ragazzi da tumori anogenitali e della bocca-lingua. L’obiettivo è che il 95% delle ragazze e dei ragazzi siano vaccinati entro il 2030.
Prevenzione e pap test La prevenzione rimane sicuramente il miglior metodo per controllare l'infezione ATTRAVERSO L’USO DEL PRESERVATIVO L'esame di screening è il pap test che va fatto per la prima volta dopo aver avuto i primi rapporti sessuali; in seguito è consigliato almeno ogni 3 anni dai 25 anni di età in poi.
DA SAPERE CHE IL TEST Non è consigliabile ESEGUIRLO nelle donne che non hanno avuto ancora rapporti. Grazie allo screening la mortalità per tumore al collo dell'utero è nettamente diminuita.
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